La serata coinvolge gli Street Artist Sten&Lex in dialogo con Andrea Concas, autore di “Banksy – 100Domande 150Risposte” il primo libro ChatBOT, edito da Mondadori Electa.
L’evento si inserisce tra le iniziative culturali promosse dal Comune di Bauladu – Comunu de Bauladu e dedicate alla “Residenza d’Artista” che vede coinvolti Sten & Lex, duo di Street Artist di fama internazionale attualmente impegnati negli spazi che ospitano il CCCB Centro Civico Culturale di Bauladu.
I due artisti, che vantano uno straordinario curriculum e numerose altre esperienze proprio nel recupero di spazi urbani, hanno avuto anche l’opportunità di lavorare, fianco a fianco, con Banksy, il più famoso Street Artist al mondo.
Giorno dopo giorno, le facciate del CCCB stanno prendendo la forma di un racconto nuovo ma contemporaneamente già “vissuto”, perché costruito insieme tra gli artisti e la gente.
Sten & Lex e il CCCB ospiti nella residenza d’artista per un mese, si sono pienamente inseriti nel tessuto sociale, culturale e urbano, confrontandosi sulle nuove “visioni” di un’arte sempre più sociale e partecipata.
Lo strumento della residenza d’artista per condividere tradizione, presente e futuro di anziani e giovani, uno spazio e un fare artistico a “misura d’uomo”, con i tempi antichi, dove la fretta non ha residenza!
L’obiettivo del Comune è quello di riqualificare artisticamente gli edifici che ospitano il CCCB, uno spazio che comprende la biblioteca e l’auditorium comunale, interamente dedicato alla cultura e alla sua condivisione.
Nello spazio, dotato di sale polifunzionali per i congressi, i concerti, le arti performative, la formazione e la lettura, Bauladu partecipa alle sfide del mondo contemporaneo lungo il filo della condivisione, sostenibilità e memoria.
Non a caso, il CCCB, trova le sue radici e la continuità nel Centro di Cultura Popolare, istituito a Bauladu nella seconda metà del Novecento.
Su questa storia e sul tessuto urbano del paese, il nuovo confronto identitario che trova, forza, ragione, spinta e motivazione in un confronto di respiro internazionale.
I lavori di Sten & Lex sono diventati componente integrata dei paesaggi urbani di grandi città come Roma, Parigi, Madrid, New York, Atlanta, Baltimore, Austin, Città del Messico e Shangai.
I due artisti, nell’ambito della Street Art, sono considerati tra i primi “stencil Graffiti Artist” in Italia, con una tecnica singolare che loro definiscono Hole School, una mezzatinta nello stencil che richiama l’incisione classica e le tecniche di stampa più moderne
Bauladu non ha ambizioni smisurate, ma crede nell’arte come strumento straordinario di rappresentazione di un proprio pensiero e di un proprio essere e agire nella nostra “società digitale” con i loro grandi e partecipati festival.
Per questo pensare allargato e universale, la residenza d’artista partecipa ad un percorso di promozione regionale che è partito da Cagliari, nella Galleria The AB Factory e prosegue a Oristano presso MARTE con una serata talk dove gli Street Artist Sten&Lex dialogano con Andrea Concas che presenterà il suo libro “Banksy – 100Domande 150Risposte” in cui parla del più famoso street artist almondo e di come abbia invitato i due artisti in occasione del Can’s Festival a Londra.
L’APPUNTAMENTO PRESSO MARTE
Venerdì 06 Dicembre 2019, alle ore 19.00 presso MARTE, Via Cagliari, 275 a Cagliari
Talk with STEN & LEX | CCCB Bauladu con la partecipazione degli artisti e di Andrea Concas, autore del libro ChatBOT “Banksy 100Domande 150Risposte”.
Sten & Lex realizzano il primo stencil in strada a Roma nel 2001.
Da allora, i loro lavori sono diventati, parte integrante del paesaggio urbano di grandi città come Roma, Parigi, Madrid, New York, Atlanta, Baltimore, Austin. Città del Messico e Shangai.
Dieci anni fa, in Italia, la tecnica dello stencil era poco conosciuta ed utilizzata in strada, per questo motivo Sten & Lex sono stati considerati nell’ambito della Street Art, tra i primi “stencil Graffiti Artist” in Italia.
Il duo è noto in ambito internazionale per aver sviluppato, a partire dal 2002, la tecnica della mezzatinta nello stencil. La tecnica, da loro chiamata, Hole School, consiste nel ritagliare un’immagine composta di punti o linee ma la particolarità è il risultato finale: un ritratto realistico ad uno sguardo lontano, astratto se visto da vicino.
La loro ricerca artistica s’ispira all’incisione classica fino alle tecniche di stampa contemporanee.
I soggetti delle loro opere sono personaggi anonimi, da loro stessi fotografati o riscoperti in vecchi archivi fotografici, dipinti a stencil in bianco e nero e frutto di una ricerca sul volto occidentale dagli anni ’60 fino ad oggi.
A partire dal 2009, Sten & Lex realizzano stencil ritagliati sulla carta ed incollati sui muri. Lo stencil ed il poster sono tecniche molto utilizzate in Street Art e il duo, dopo aver sperimentato entrambe, crea un nuovo stile: lo Stencil Poster.
Il processo comincia con l’affissione in strada, di un manifesto, un poster composto di linee o punti. Il poster è ritagliato a mano sul muro sul quale è applicato e la matrice di carta viene incisa sul muro, dipinta di nero ed infine distrutta per dare spazio alla figura intera, il ritratto.
Solitamente restano attaccati alcuni brandelli di poster; i brandelli della matrice sono destinati ad essere distrutti per mettere fine alla riproducibilità dell’opera. Nella stessa opera rimangono quindi esposti i residui della matrice che danno spazio ai volti anonimi dello stencil realizzato.
Nel 2008, Banksy li invita a partecipare al Cans Festival a Londra.
Nel 2008 e nel 2010 hanno partecipato al Nuart Festival con esponenti internazionali della Street Art come: Blek le Rat, Nick Walker, Dolk, D-Face, Chris Stain, Blu, Erica il Cane, Vhils, Roa, ed altri.
A partire dal 2010 realizzano una serie di ritratti di persone anonime su facciate di palazzi, come a Stavanger, Koge, Baltimora, Altlanta, Poznan e Katowice.
Nel 2012 realizzano una facciata esterna del Museo Macro di Roma e nello stesso anno espongono i loro lavori nella galleria Magda Danysz di Parigi. La collaborazione con Magda Danysz li porterà ad esporre nel 2013 a Shangai. A partire da quest’ultima mostra, il duo inizia a lavorare su forme astratte riprendendo sia la tecnica che la struttura composta da linee che aveva caratterizzato gran parte dei ritratti precedenti.
Il primo lavoro in grande scala di questa serie astratta è stato realizzato sul Palazzo dell’Economia di Bari nel 2013.
Sempre nel 2013 partecipano a numerosi festival nazionali come l’Outdoor Festival di Roma e a festival internazionali come il CityLeaks di Cologne.
Nel 2014, l’Istituto di Cultura Italiano, li chiama per realizzare una facciata a Shangai. Il muro, dal titolo “Vulcano”, ricopre 8 piani di superficie e segna l’inizio di un muovo percorso per il duo.
Da questo momento in poi, tutta la produzione artistica di Sten Lex si concentra sulla geometria e l’astrattismo e nasce la serie dei “Paesaggi Industriali” e dei “Paesaggi Urbani”. Uno di questi verrà realizzata al Foro Italico di Roma.
Le nuove opere astratte vengono esposte in occasione di mostre collettive in importanti musei di arte contemporanea come il Maco di Oaxaca in Messico, la Caixa Cultural di San Paolo in Brasile e il Cafa Museum in Beijing.
Il 2015 è un anno molto produttivo per il duo che inaugura un solo show]] alla Wunderkammern Gallery di Roma e uno alla Celaya Brothers Gallery di Città del Messico.
In entrambe le mostre oltre ai paesaggi astratti vengono esposte per la prima volta le “Matrici”. Si tratta di opere molto più astratte, lontane dalla perfezione della geometria e orientate al caos, un caos che però non è ancora totalmente assoluto perché moderato dalla scelta di inserire le matrici tra due vetri. Attraverso il vetro, la matrice proietta la sua ombra sul muro, dando all’opera un aspetto tridimensionale.
Alcune delle opere esposte in mostra nel 2015 vengono riproposte su grade scala e realizzate a parete a Roma e Città del Messico.
Il 2015 è anche l’anno in cui il duo è chiamato a realizzare opere murali permanenti di grandi dimensioni a Madrid, Porto ed Arezzo.
Nel 2016 Sten Lex partecipano al Festival Bukruk a Bankok dipingendo un enorme murale astratto, dal titolo “The Storm” e curano il progetto “Stazioni d’Artista” realizzando la facciata esterna della Stazione Ostiense di Roma.
L’ultima opera del duo, dal titolo “Accordion”, risale ad Agosto 2016 e si estende su una superficie di 1000 metri quadri nella città di Austin in Texas.
Alla fine del 2016 il duo decide di partire per la Sicilia e realizza opere in diverse città: Catania, Ragusa, Castrofilippo, Favara e Gibellina.
L’opera di Gibellina è la più rappresentativa del viaggio. Frutto dell’esperienza vissuta sul territorio e influenzata dai grandi artisti del passato che hanno lasciato il segno a Gibellina (Burri, Accardi, Consagra), l’opera di piazza Joseph Beuys fa da ingresso al teatro incompiuto di Pietro Consagra e viene intitolata “Varco”.
Il “Varco” di Sten Lex rappresenta la possibilità di un cambiamento possibile, un dialogo tra passato e presente. Un’opera che vuole esortare Gibellina alla rinascita abbracciando l’utopia di Ludovico Corrao.
Nel 2017 l’Università di Monterrey, Mx invita Sten Lex a far parte del progetto di arte pubblica Districto Tec e gli commissiona l’Auditorium Luis Elizondo.
L’opera realizzata con la tecnica dello Stencil Poster è la più grande al mondo, copre una superficie di 4000 metri quadrati e ridà una nuova pelle contemporanea all’edificio.
Del 2018 è la mostra collettiva dal titolo “Abstracta” a cura di Raffaella Bozzini, Giancarlo Carpi e Giuseppe Stagnitta. La mostra include i maggiori esponenti dell’Astrattismo italiano: dai precursori futuristi fino ai più recenti protagonisti di arte urbana.
Nello stesso anno il comune di Saint-Gervais, (Monte Bianco), li invita a riqualificare la parete esterna del garage di ingresso alla città.
Nel 2019 il duo partecipa a mostre collettive a Monaco e Basilea ed inaugura nella sede milanese della galleria Wunderkammer la mostra personale dal titolo “Confini”. La mostra è una riflessione sul tema del confine ed include una serie di cartografie in bianco e nero che rimandano a paesaggi immaginari, tra realismo ed astrazione, tra realtà e fantasia.
Nel maggio del 2019 partecipano al Palma festival a Caen e realizzano l’opera dal titolo “Screen”.
L’ultima opera dello stesso anno è realizzata a Rennes, in occasione della Biennale di Arte Urbana e si intitola “Abstract Landscape”.